Prima di tutto, Ajeje, occhio che lo smartometro rischia di ticchettare un po'...
Comunque, parlando di Draft Lottery, bisogna vedere con che modalità la si fa.
Se è a sorteggio allora al massimo si può sperare che le cose vadano in un certo senso.
Se invece scelgono i GM allora bisogna vedere quello di cui ciascuno show avrebbe più bisogno. Se siamo d'accordo sul fatto che a Raw servono le lottatrici e a Smackdown no (idem per la ECW, ma non si pone il problema, qua), e se pensiamo che in quanto a tag team sarebbe meglio unificare il titolo (coppie ce ne sono poche sia a Raw che a Smack), è parere comune che a Smack serva un grosso nome. E a questo punto i nomi possibili sono magari Jericho, Michaels, Triple H. Jericho e Michaels perché mi dà l'impressione che a Raw non riescano ad avere lo spazio che si meritano, causa congestione del main eventing da parte degli stessi nomi da un po' di tempo. Certo, a Raw ci sono Orton, HHH e Cena quando a Smack ci sono Edge, Taker e Batista, e ormai Big Show sembra proprio essere un wrestler di Smack. Triple H forse sarebbe la scelta più sensata da fare, in quanto il grande nome di spicco che richiamerebbe pubblico a Smack. Solo che difficile che HHH voglia andar via da Raw, quindi farà di tutto per farsi rispedire di lì (come successe nel 2004), ormai quella è "casa sua". Si potrebbe provare, per dire, uno scambio tra Big Show e HHH, al limite.
Poi secondo me il nome giusto per Smack sarebbe Umaga. Che oltre a competere per il titolo US, potrebbe benissimo farsi un giro nel main event, dati i trascorsi e le prestazioni recenti. E a Raw mi sembra che non possa avere più spazio di tanto. Poi magari a Smack o in ECW anche Val Venis potrebbe avere più visibilità, quindi uno tra Vickie ed Estrada potrebbe provare il rischio.
Se invece sceglie Vince McMahon, speriamo che faccia un po' di aggiustamenti, e magari a questo punto prenda una decisione: o equilibrare completamente i tre brand, o a questo punto sbilanciarli decisamente e differenziarli completamente tra di loro.
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Ma una maledetta voce mi diceva dentro, che era là anche lui, l'estraneo, di fronte a me, nello specchio. In attesa come me, con gli occhi chiusi. C'era, e io non lo vedevo. Non mi vedeva neanche lui, perché aveva, come me, gli occhi chiusi.