Volevo proporre due confronti che mai si sono verificati one on one in WWE.
Primo scontro:
Brock Lesnar vs Batista
Lesnar compare a Raw il 18.3.2002, il giorno dopo Wrestlemania X8, distruggendo tutti e diventando in 5 mesi campione del mondo. Batista invece muove i suoi primi passi a Smack come paggetto di Reverend D'Von, poi rimane fermo qualche mese e ricompare a Raw a novembre, quando ormai Lesnar si era accasato a Smack e battagliava con Big Show per difendere (e poi perdere) il suo titolo.
Ma il Batista che prendiamo in esame è quello che ha tenuto il titolo per quasi un anno e poi l'ha dovuto abbandonare solo per infortunio, quello che ha sconfitto tre volte di fila HHH e l'ha battuto pure in un Hell in a Cell violentissimo, il Batista del 2005.
Per Lesnar, prendiamo il periodo tra fine 2002 (quando era più forza bruta) e la vittoria nell'Iron Man Match contro Angle (un po' meno distruttore ma molto più esperto).
Il vostro verdetto?
Il mio va senza dubbio con Lesnar, troppo superiore nel complesso anche a un Batista distruttivo come quello del 2005.
Secondo scontro:
Brock Lesnar vs Triple H
Dopo il draft HHH è rimasto sospeso tra i due brand finché a Vengeance non si è deciso a scegliere Raw, e lì e sempre rimasto. Lesnar invece un mese dopo avrebbe vinto il titolo Undisputed e poi avrebbe scelto solo Smack. I due sono spesso stati campioni contemporaneamente del proprio brand.
Per Triple H però prendiamo in esame il periodo 1999-2000, anzi, in pratica l'annata 2000, in cui ha dato il meglio di sè e sfoderato prestazioni assurde, in positivo.
E in questo caso il verdetto mio pende dalla parte di Triple H, seppur di poco. Non credo che Lesnar avrebbe potuto vincere se non in condizioni particolari.
Prendendo invece entrambi nel 2002 Lesnar probabilmente avrebbe vinto, magari verso la fine dell'anno, con Lesnar in declino e HHH in gran spolvero, avrebbe vinto quest'ultimo.
Nel 2003 però avrebbe sicuramente vinto Lesnar, date le cattive condizioni di HHH, che tiene il titolo 9 mesi per la scarsa consistenza degli avversari e grazie alla sua stable para-culo.
A voi la parola!
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Ma una maledetta voce mi diceva dentro, che era là anche lui, l'estraneo, di fronte a me, nello specchio. In attesa come me, con gli occhi chiusi. C'era, e io non lo vedevo. Non mi vedeva neanche lui, perché aveva, come me, gli occhi chiusi.